Oggetto: Piano regolatore, colle di Recanati ============================================ Con la presente si precisa che la discontinuità altimetrica in oggetto e l'annesso riparo arboreo, la cui presenza incide peraltro negativamente sulla valutazione delle prospettive a lungo termine, ha lungamente costituito per lo scrivente Ufficio oggetto di pregiata attenzione [1]. Tuttavia la seduta della commissione consultiva avanza l'ipotesi che oltre detta discontinuità sia possibile individuare i più ampi spazi lottizzabili, la pressoché totale assenza di inquinamento acustico e l'inattaccabilità da qualsivoglia controperizia; caratteristiche peraltro che si raccomanda di gestire con la dovuta cautela [2]. Si comunica pertanto che, a fronte degli eventi meteorologici recentemente rilevati in rapporto agli elementi costitutivi del citato riparo, si ritiene opportuno l'avvio di una fase di confronto con la costituzione di un apposito comitato fonometrico [3]; si ricordano a tale proposito il tempo necessario per l'evasione della relativa pratica, i numerosi impegni di cui questo ufficio è gravato, le attuali ben note circostanze, e le voci riportate dalla stampa locale [4]. Pur ribadendo la difficoltà di mandare in porto un progetto di così ampio respiro evitando i numerosi scogli che ne ostacolano la rotta, si manifesta soddisfazione per l'indubbia profondità dell'analisi eseguita [5]. Ringraziando per la cortese attenzione, si porgono distinti saluti. Il Responsabile del Settore (Dott. Giacomo Leopardi) Appendice tecnica ----------------- [1] Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. [2] Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. [3] E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: [4] e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. [5] Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare. |
Updated 09/09/14 by Enrico Colombini (erix@erix.it)