Oggetto: Nuovo Linguaggio Lisc La notizia e' di quelle che fanno piacere: finalmente non si potra' piu' parlare di Italia che viaggia a rimorchio degli altri Paesi nel settore informatico. E' nato un nuovo linguaggio, ed e' nato in casa nostra. Sviluppato in oltre cinque anni di lavoro dall'equipe dell'Universita' di Pescara guidata dal prof. Savetta, e' denominato LISC per la sua lontana derivazione dal LISP e dal C. Del primo mantiene le caratteristiche che ne hanno fatto uno dei linguaggi fondamentali dell'intelligenza artificiale, mentre dal secondo eredita l'efficienza e le capacita' di strutturazione del programma e dei dati. Anche se i listati appaiono a prima vista poco leggibili per la grande quantita' di parentesi graffe, il LISC ha una caratteristica decisamente innovativa che promette di farne il linguaggio del futuro: la ritorsione. Non si tratta, ci hanno spiegato, della comune ricorsione (che e' ovviamente possibile), ma di una tecnica del tutto nuova per affrontare l'annoso problema dei bug. E' impossibile, data la complessita' dei programmi odierni, eliminare del tutto questi fastidiosi errori di programmazione: per quanto il linguaggio possa essere rigoroso e ordinato, qualche bug sfuggira' sempre al programmatore. Perche' dunque non affrontare il problema anche dall'altra parte, cioe' quando il bug stesso si manifesta? La ritorsione consiste per l'appunto in questo: non appena un bug causa un difetto di elaborazione, viene automaticamente individuato (con una ricerca 'a spina di pesce') ed eliminato; il programma si auto-corregge in modo che il problema non si possa piu' ripetere in seguito. In via confidenziale, il prof Lenza (uno dei collaboratori del prof. Savetta) ci ha anticipato che questo e' solo l'inizio: la versione object-oriented, denominata ovviamente LISC++, e' gia' in preparazione. Permettera', a quanto si dice, di effettuare la ritorsione su banchi di oggetti in rete. .Erix. (1/4/1991) |
Updated 31/10/11 by Enrico Colombini (erix@erix.it)